Il primo passo verso gli opendata, strumenti urbanistici di Palermo

Cd Variante Gerenale al P.R.G.Nel dicembre del 1999, lavoravo presso la “Ripartizione Urbanistica” nel gruppo informatico, che si occupava di aggiornare e stampare la Variante Generale al P.R.G.
Vista la richiesta, sempre crescente, di stampe e allegati del PRG, di mia iniziativa, progettai e realizzai, un cd multimediale e multipiattaforma win/mac, dove mettere a disposizione dei cittadini gli elaborati della Variante Generale in formato .pdf. Il cd fu presentato alla stampa locale dall’allora Vice Sindaco E. Arcuri.
Nello stesso periodo i colleghi del “Ufficio Centro Storico”, A. Scianna, B. Bonamini, S. Cannistraro, presentavano un lavoro simile sul Piano Particolareggiato Esecutivo (PPE), del Centro Storico della Città.
Anche se gli strumenti informatici non erano efficaci come oggi, fu possibile divulgare i programmi e i progetti relativi al territorio, l’Amministrazione Comunale offrì agli operatori del settore e alla collettività utili strumenti ed un prezioso servizio.
Ripensandoci oggi, con entrambi i lavori fu fatto il primo timido passo verso gli opendata.
etichetta cd 2004 Variante Generale al PRGNel 2004 dopo che la Variante Generale al P.R.G. fu approvata con D. Dir. 558 e 124/DRU/02 dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione, di mia iniziativa, progettai e realizzai un nuovo cd per i nuovi elaborati. Contemporaneamente al cd furono elaborate delle pagine html (mini sito) da poter inserire all’interno del portale del Comune di Palermo sia della Variante al P.R.G. che del Piano Particolareggiato Esecutivo, del Centro Storico, pagine nate con l’intento di favorire la massima divulgazione, fruizione e comprensione della Variante e del PPE e di consentire anche ai non addetti ai lavori la consultazione degli stessi.
Anche in questo caso, con i dati non strutturati e codificati in un formato proprietario come i file pdf, html, jpg e dwf, un altro piccolo passo verso gli opendata era stato compiuto…


In basso sono riportati i link alle tavole in formato .pdf della Variante Generale al P.R.G. e del P.P.E. Piano Particolareggiato Esecutivo del centro storico della Città di Palermo.
Tutti i link delle tavole presenti in questa sezione rinviano al sito ufficiale del Comune di PalermoAmministrazione TrasparentePianificazione e Governo del Territorio.
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L'approvazione regionale del Piano Particolareggiato, nel luglio 1993, con­segna alla città uno strumento operativo di intervento per il recupero del centro storico e riconosce il restauro urbanistico come metodo per valoriz­zare la città antica quale risorsa economico-sociale oltre che culturale. Nel 1994 inizia dunque concretamente l'attività di recupero del centro storico di Pa­lermo e a tal fine l'Amministrazione Comunale istituisce uno specifico Assessorato. Il livello strategico di questo Assessorato si può così sintetizzare: l'istituzione dell'As­sessorato al Centro Storico quale unico soggetto di gestione urbanistica del centro sto­rico e di attuazione del Piano Particolareggiato Esecutivo; la effettiva titolarità della ge­stione delle opere pubbliche comunali; la manutenzione del demanio come metodo di prevenzione del degrado e conservazione delle particolari risorse edilizie, infra-strutturali e artistiche compresenti nella città antica; il sostegno alla residenza e alle at­tività produttive tradizionali; il sostegno a soggetti sociali organizzati e alle attività cul­turali che promuovono il centro storico come luogo di integrazione e di sviluppo so­ciale; il governo della mobilità, fattore primario di gestione urbana specialmente in ambiti peculiari come quelli storici, per supportare i sensibili cambiamenti conse­guenti al riattivarsi di dinamiche residenziali e produttive legate ad un recupero urba­nistico di così vaste proporzioni, e promuovere rapporti più organici con il territorio metropolitano.

La prima azione è stata dunque quella di organizzare l'Ufficio del Centro Storico e pro­cedere rapidamente al necessario aggiornamento delle professionalità selezionate se­condo gli obiettivi prima detti.

Per dare un supporto adeguato a quanti operano nel campo del recupero edilizio nel centro storico, l'Assessorato ha promosso la pubblicazione del Manuale del Recupe­ro del Centro Storico di Palermo (uno tra i pochissimi in Italia) affidandone la consu­lenza scientifica al prof. Paolo Marconi.

Questo Manuale, che "contiene un repertorio dei materiali, delle tecniche, delle strut­ture e delle forme tipiche dell'edilizia cittadina, costituito da disegni esecutivi partico-lareggiati", ha tra le sue finalità "l'orientamento alle scelte ed alle modalità d'intervento sul costruito storico".

La seconda azione, avanzata sulla base di una ricognizione puntuale, è stata la reda­zione del Piano d'Uso del Patrimonio Immobiliare Comunale nel centro storico e il re­lativo Programma d'Intervento dal quale è scaturita una vasta opera di progettazione e di direzione di opere su edifici, strade, impianti idrici, fognari, del gas, della pubblica illuminazione, oggi visibili nei quattro Mandamenti della città antica. Numerose sono le opere di manutenzione con le quali si da sostanza al principio del­la prevenzione anche nella 'cura' della città. La quotidianità di questi interventi indi­cano che L'Assessorato ha assunto la manutenzione come il solo metodo possibile per non disperdere la risorsa culturale che il centro storico nel suo insieme rappresenta. È inoltre un volano di utile occupazione per gli operai del Comune che pian piano si ag­giornano verso lavorazioni più affinate.

La terza azione è stata quella di mettere a punto una strategia di sussidio e stimolo al­l'attività privata di recupero, elemento fondamentale per l'attuazione del Piano Parti-colareggiato del centro storico, ma ancor più per la ricostruzione di un tessuto socia­le integrato e dinamico.

Questa strategia fa oggi sostanzialmente riferimento alla concessione di contributi per l'attività edilizia di recupero intrapresa dai privati proprietari; contributi a fondo per­duto ed in conto interessi che coprono, in regime di convenzione, circa due quinti dei costi del recupero edilizio (il costo sociale del restauro urbano). Il sistema, normato da un apposito regolamento elaborato dall'Ufficio, ha anche come obiettivo quello della tutela degli abitanti e delle attività tradizionalmente più esposte ad azioni speculative. La concertazione di tutte le azioni con quest'ultima ha come fine di far si che gli in­terventi di recupero di iniziativa privata possano pervenire ad un processo continuo di interventi ricostruttivi e manutentivi che si autoincrementa nel tempo. Una ulteriore significativa azione intrapresa dall'Assessorato al Centro Storico riguar­da la mobilità. Il programma appena avviato mira al riordino e alla razionalizzazione dell'uso del reticolo viario del centro antico.

Il principio del programma è quello di coniugare la domanda di mobilità, particolar­mente articolata nel centro storico, con le modificazioni in atto. Utilizzando ogni oc­casione per conquistare un assetto che guarda sempre più alla qualità ambientale e ai valori culturali di una tradizione mediterranea plurisecolare. Secondo questi obbietti-vi è stato individuato un "circuito veicolare portante", caratterizzato dalla istituzione di due linee pubbliche circolari di piccoli bus che attraversano i quartieri della città an­tica e alcuni quartieri meridionali esterni maggiormente coinvolti nella stessa vicenda urbana.

L'offerta di trasporto pubblico e un organico sistema dei flussi e dei parcheggi consen­tirà di enucleare nuovi ambiti pedonali e organizzarli con la partecipazione della po­polazione interessata.

La riorganizzazione del traffico, sia privato che pubblico, l'istituzione del servizio dei minibus (che tra l'altro mettono in rapido collegamento il centro storico con i poli ospedalieri e universitari e con altri servizi a scala regionale e metropolitana), e una qualificata offerta di ambiti pedonali tra architetture recuperate, strade mercato, giar­dini, corti, vicoli, costituiscono un fattore di qualità urbana che può concorrere signi­ficativamente alle ragioni di convenienza del privato che investe per il recupero in una situazione di degrado che passo dopo passo va attenuando.

Oggi infatti si possono già osservare nei quattro Mandamenti numerosi cantieri priva­ti ove si recuperano prevalentemente abitazioni.

La concertazione di queste azioni appena descritte mette in evidenza che l'Assessora­to al Centro Storico mira ad un concreto coinvolgimento della Città nel conquistare un nuovo ruolo per il centro storico, e un significato, un carattere smarrito. Quello di un sito, circondato dai monti e dal mare, dove la millenaria storia naturale di un pro­montorio chiuso tra due torrenti, si è unita con l'altrettanto millenaria storia culturale che ne ha più volte ridisegnato il paesaggio a partire dalla città più volte murata.

Per ulteriori informazioni consultate  la pagina ufficiale del sito del Comune di Palermo - Amministrazione Trasparente - Pianificazione e governo del territorioLe tavole dei vari Piani sono realizzate nel formato .pdf, tutti i link delle tavole presenti in questa sezione rinviano al sito ufficiale del Comune di PalermoAmministrazione TrasparentePianificazione e Governo del Territorio.
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La mappa qui riportata è una versione beta test 2.0 (non verificata) degli strumenti urbanistici di attuazione vigenti al 2016. Variante Generale al PRG e PPE del centro storico di Palermo. Realizzata per studiare l’applicativo Qgis e modalità webgis offerta dai plugin Leaflet e QTiles
La visualizzazione del PPE è automatica dallo zoom 16

Fonte dati: #Comune di Palermo , #Opendata , #Urbanistica #Perimetrazione Zonizzazione P.R.G. vigente #Vincoli vigenti della Variante al P.R.G. #Elaborati PPE Centro Storico

Visualizza a schermo intero

WebMap elaborata con #Qgis e il plugin #qtiles con gli Opendata del Comune di Palermo

Progetto PRG  Palermo – Mappa e Servizio WMS con QGISCLOUD


 

 

Disclaimer: Le informazioni visibili e condivise non comportano la visualizzazione di dati sensibili. Data la natura esclusivamente informativa degli elaborati grafici e dei testi riportati, questi non costituiscono atti ufficiali. Per accedere agli atti ufficiali si rinvia agli elaborati definitivi allegati alle specifiche deliberazioni.

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